Dai ricordi di una viaggiatrice inglese dell'800, lungo la via Pietra Porzia (la via Prataporci di un tempo) verso la località conosciuta con il nome di Villa di Sardanapàlo. "La
terra di sopra verso Frascati è chiamata Quarto San Marco, e quella
di sotto, Prata Porci.
Noi ci siamo lasciati dietro Santa Croce. La strada ora scende.
Verso destra si vede un casale e sotto c'è il bacino-pascolo, Prata
Porci.
Del bestiame pascola sopra le sue zolle e tutta la scena esprime un tranquillo
abbandono.
Sotto il casale, ci sono le splendide rovine della villa di Sardanapalo
Questa vigna
si trova su di un immenso quadrato di antica arte muraria, e al di sotto
del casale ci sono delle pareti di opus informe. Ad una breve
distanza dalla casa, c'è una grotta, che il contadino ci ha aperta
mostrandoci delle camere, costruite in lavoro di grande reticolato.
Sopra i gradini ci sono i pezzi di una iscrizione che noi abbiamo
copiata".
Mettendo
insieme i vari frammenti dell'iscrizione, noi abbiamo: PRO COS ASIAE / PER TRIEN(NIUM) /HIC LECTUS EST AB DIVO CLAUDIO / (QU)ESTO EM OBTINIVIT ET S (PROCONSOLE IN ASIA PER TRE ANNI E SCELTO DAL DIVINO CLAUDIO QUESTORE E SENATORE)
L'unico
che noi sappiamo esser stato proconsole in Asia per tre anni è
Marcus Epirius Marcellus sotto Vespasiano (Borghesi) (molto
probabilmente la villa appartenne anche al console o fu riedificata
da lui ndr).